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29 aprile 2014

TORTA AL TESTO

La torta al testo è un piatto tipico umbro ed io, che sono pugliese come sa chi mi segue sempre, non pretendo di insegnare agli umbri come farla, nè di dire che questa è la ricetta originale. Io la faccio seguendo una ricetta avuta in montagna da un amico di Bastia umbra. Questa è la ricetta della sua famiglia, quella che faceva sempre la sua mamma. 
Credo che, come tutte le ricette tradizionali, ogni famiglia abbia la sua che si tramanda di generazione in generazione. Il nome questa torta salata lo deve all'attrezzo usato per cuocerla. 
Tradizionalmente si usava il testo di ferro, una specie di padella, che veniva posto sulla brace e riscaldato e una volta che veniva riempito con il disco di pasta si copriva con il coperchio adatto, anch'esso di ferro, su cui veniva posta altra brace. In questo modo la torta cuoceva in modo uniforme sopra e sotto, avendo il calore su entrambi i lati.
Io non ho il testo di ferro, come penso tantissimi. Allora mi è stato consigliato di usare una padella antiaderente (Illa) dal fondo spesso e di diametro di almeno 28 - 30 cm per cuocere la mia torta. Era tanto che non preparavo al torta al testo, ma l'altro giorno parlando a telefono con Ornella è venuta fuori nel discorso ed ecco allora che lo rifatta e mi sono decisa pure a pubblicarla. 

TORTA AL TESTO

INGREDIENTI:
  • 400 g di farina 0
  • 300 g circa di latte tiepido

22 aprile 2014

BOCCONCINI DI POLLO CON I POMODORI SECCHI

Eccomi di nuovo qui dopo parecchi giorni a presentarvi un piatto a base di pollo che a me risolve tante cene all'ultimo minuto. 
Non so voi, ma io ho sempre dei pomodori secchi da parte, non sott'olio.
Ecco, allora, che ne ho tritato una bella manciata e li ho usati per insaporire dei bocconcini di petto di pollo. Risultato? Un bel piatto colorato e saporito. 
Attenti a usare pochissimo sale durante la preparazione se i pomodori secchi che usate sono stati seccati al sole col sale! Non potreste più mangiare i vostri bocconcini di pollo con i pomodori secchi.


INGREDIENTI:

  • 600 g di petto di pollo a dadini
  • 100 g di pomodori secchi
  • 4 cucchiai di olio evo
  • sale q.b.
  • farina q.b.
PREPARAZIONE:

Tritare a coltello in modo grossolano i pomodori secchi e ammollarli in acqua tiepida per circa 5 minuti. Scolarli e strizzarli bene. Infarinare i dadini di pollo, togliere l'eccesso di farina e metterli in un wok (Risolì) con l'olio. Farli rosolare bene, aggiungere i pomodori tritati e portare a cottura a fiamma bassa col coperchio. Regolare di sale, se necessario. Serviranno circa 10 minuti di cottura totale. Se tende ad asciugare troppo aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda.

10 aprile 2014

PACCHERI RIPIENI

Quante volte ho guardato i paccheri in foto o in tv in piedi come tanti soldatini, tutti allineati nella teglia, belli pieni e pronti ad essere infornati! Mai mi ero decisa a farcirli e farli gratinare in forno, li avevo sempre usati per preparare dei piatti di pasta saltati in padella. Pensavo fosse particolarmente difficile farcirli, ma mi sono dovuta ricredere. Per fare i paccheri ripieni ci vuole solo un po' di pazienza, ma il risultato ripaga in piego del tempo speso. Per il ripieno non ho usato solo carne, ma ho aggiunto anche tanto battuto di verdure per renderli più leggeri. Ovvio che possono essere anche piatto unico.

PACCHERI RIPIENI
      tovaglietta Green Gate

INGREDIENTI:
  • 300 g di paccheri giganti  Delverde
  • 300 g di carne macinata mista vitello/maiale

7 aprile 2014

GNOCCHETTI DI PATATE TIPO ALLA SORRENTINA

Ecco, so già che questo titolo che ho dato alla mia ricetta scatenerà i puristi. Io non ho chiamato questo piatto gnocchi alla sorrentina, perchè so perfettamente che non sono così, ma avevo a disposizione dei bei grappoli di Pomodoro di Pachino ciliegino IGP  e ho pensato di fare di fare degli gnocchetti al pomodoro e mozzarella saltati velocemente in padella ispirandomi al classico piatto campano.
Vi garantisco che la brevissima cottura dei pomodori in padella e la mozzarella comprata dal caseificio all'angolo di casa fatta stamattina mi hanno permesso di realizzare un piatto appetitoso e dal gusto fresco, pieno e cremoso. Ho usato per dare un po' di forza al pomodoro solo uno spicchio di aglio leggermente rosolato, nient'altro per non coprire il gusto fresco e il sapore del pomodoro.

GNOCCHETTI DI PATATE TIPO ALLA SORRENTINA

INGREDIENTI:

4 aprile 2014

TORTA DI GRANO SARACENO E MELE

Amando la montagna amo anche tutto il cibo che si mangia lì. Se parliamo di dolci il Alto Adige se ne intendono davvero, unico neo: sono quasi tutti molto calorici. Vabbè, ma se uno il peccato lo deve fare, lo fa per bene, altrimenti è meglio che non lo faccia. La torta di grano saraceno all'apparenza è una torta poco calorica, ma diciamocelo pure...non proprio. Una versione di torta grano saraceno l'ho già pubblicata e la trovate qui, questa invece mi è capitata casualmente sotto gli occhi passando sulla bacheca di Facebook di un'amica, Danila R. E' stato amore a prima vista! La farina di grano saraceno l'avevo e quindi mi sono messa all'opera dopo qualche giorno. Non ho potuto evitare di modificare la ricetta leggermente, ma solo per mio capriccio. Il risultato è stato piacevolissimo. E' ottima mangiata in purezza, solo con una spolverata di zucchero a velo oppure accompagnata dalla classica marmellata di mirtilli neri. Fattore da non trascurare è che è adatta anche ai celiaci, poichè gli ingredienti non contengono glutine e se usate uno stampo in silicone (io Silikomart) non dovete neppure preoccuparvi di imburrarlo ed infarinarlo. Al posto del cremore di tartaro e del bicarbonato, potete usare una bustina di lievito per dolci.


INGREDIENTI:

  • 6 uova intere
  • 250 g di zucchero semolato

2 aprile 2014

GRAVINA IN PUGLIA - Una giornata all'insegna della storia e del mangiare bene

Oggi non vi parlerò di ricette, o meglio non vi parlerò solo di cibo. Vi voglio raccontare di una domenica che ho trascorso in compagnia in una cittadina in provincia di Bari che nasconde un'offerta varia e ricca al visitatore che si addentri sulla Murgia per scoprire tradizioni e storie ricche di fascino. Io ci sono stata diverse volte, non è lontanissima dalla mia Bari, ma ogni volta mi sono ritrovata a sorprendermi di quante cose nasconda questo luogo. 


In una precedente volta il nostro caro amico Piero, guida nonchè presidente dell'Associazione Culturale Benedetto XIII, ci aveva in primis spiegato il perchè del nome dell'associazione. E' presto detto, Papa Bendetto XIII era nativo di Gravina in Puglia. Quella volta ci aveva fatto visitare la città sotterranea, un luogo affascinante ed impensato tutto da scoprire. Per non parlare delle chiese rupestri presenti nella Gravina, raggiungibili attraverso sentieri nascosti. Devo riconoscere che la guida di Piero è stata indispensabile anche perchè con i suoi racconti ci ha fatto rivivere i tempi remoti delle comunità rupestri. Questa volta, invece, ci ha mostrato la gravina dal ponte sorto forse sul vecchio acquedotto romano dopo averci fatto attraversare la città vecchia e mostrato degli scorci suggestivi di cui vi dò giusto un'assaggio. Un evento che mi è rimasto particolarmente impresso è il raduno dei cortei storici medioevali che si tiene ogni anno a settembre in questa località che viene riadattata come fosse una città medioevale con giocolieri, falconieri, artigiani e quant'altro possa rievocare quel tempo. Sulla pagina Facebook dell'associazione trovate sempre tutti gli eventi e le attività guidate e non che sono possibili a Gravina.


Da non sottovalutare l'aspetto gastronomico che sulla Murgia, ma qui in particolare, è famoso soprattutto nel periodo autunno-inverno per i funghi cardoncelli, tipici solo della Murgia, che vengono usati davvero per ogni tipo di piatto. Tranne che nei dolci posso dire di averli mangiati davvero a tutto pasto. Questa volta ci siamo fermati presso l'Osteria Gli amici di Cucco, un locale a conduzione familiare con pochi coperti e, per questo motivo, con un servizio molto curato ed attento alle esigenze dei clienti. Lo chef ha saputo unire i sapori di mare e di terra in modo sapiente,ma semplice, secondo le tradizioni del luogo. Io ve ne offro un assaggio con le mie immagini, mi dispiace solo che dobbiate accontentarvi delle foto e della mia parola.
Quasi dimenticavo: nell'osteria dove ci siamo rifocillati dopo la passeggiata per Gravina sono stata affascinata da tanti attrezzi di tempi andati, alcuni che conoscevo e altri mai visti prima. Alle mie domande il signor Filippo, proprietario del locale, è stato pronto a rispondere dandomi tutte le spiegazioni e raccontandomi l'uso di alcuni di questi oggetti. Davvero gentilissimo, contando che era lui a servire a tavola!
Non voglio tediarvi ulteriormente, vi consiglio solo di fare un salto a Gravina se capitate da quelle parti. Merita una visita e un buon pasto consumato in loco.