Questo è un tipico pane dell'Emilia Romagna cotto attualmente in un tipico stampo a più posti di alluminio, come il mio, oppure antiaderente.
Il nome vero è crescentine e non tigelle, poichè le tigelle erano i dischi di refrattario con cui venivano cotte in passato dai contadini. Secondo la tradizione per fare le tigelle si prendeva nei castagneti dell'argilla in profondità che veniva poi mischiata a terra refrattaria e poi mischiata ad acqua per creare dei dischi che venivano poi temperati sotto la cenere ardente. Una volta che si avevano i dischi a disposizione si potevano preparare le crescentine, facendo dei dischetti che andavano impilati fra i dischi di argilla con folgiue di castagno o noce procedendo così: un disco di argilla arroventato nel camino, una foglia, un dischetto di impasto, una foglia, un disco di argilla e così via, terminando con un disco di argilla. Questa pila di dischi veniva poi messa nel camino fino a cottura del pane. La farcitura tradizionale prevede un pesto di lardo, aglio e rosmarino, ma ci si può mettere quello che più piace. Ecco ora la ricetta per fare le crescentine, tenedo conto che ogni famiglia ha la sua ricetta! Questa me l'ha passata l'amico Mirco, tramite la mia cara amica Ale, già, sempre lei, quella che mi ha regalato il testo di terracotta per fare le piade! Io ho solo aggiunto 50 ml di acqua alla ricetta originale di Mirco.
Il nome vero è crescentine e non tigelle, poichè le tigelle erano i dischi di refrattario con cui venivano cotte in passato dai contadini. Secondo la tradizione per fare le tigelle si prendeva nei castagneti dell'argilla in profondità che veniva poi mischiata a terra refrattaria e poi mischiata ad acqua per creare dei dischi che venivano poi temperati sotto la cenere ardente. Una volta che si avevano i dischi a disposizione si potevano preparare le crescentine, facendo dei dischetti che andavano impilati fra i dischi di argilla con folgiue di castagno o noce procedendo così: un disco di argilla arroventato nel camino, una foglia, un dischetto di impasto, una foglia, un disco di argilla e così via, terminando con un disco di argilla. Questa pila di dischi veniva poi messa nel camino fino a cottura del pane. La farcitura tradizionale prevede un pesto di lardo, aglio e rosmarino, ma ci si può mettere quello che più piace. Ecco ora la ricetta per fare le crescentine, tenedo conto che ogni famiglia ha la sua ricetta! Questa me l'ha passata l'amico Mirco, tramite la mia cara amica Ale, già, sempre lei, quella che mi ha regalato il testo di terracotta per fare le piade! Io ho solo aggiunto 50 ml di acqua alla ricetta originale di Mirco.
INGREDIENTI:
- 500 g di farina
- 75 ml di latte
- 125 ml di acqua
- 1/3 di cubetto di lievito di birra
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 cucchiaino di sale
- 1 tigelliera per cuocerle (io ho usato uno Stampo Due Torri Enrico Pruni)
PREPARAZIONE:
Impastare tutti gli ingredienti insieme dopo aver intiepidito acqua e latte. Lavorare fino a quando avremo un impasto elastico. Far lievitare in luogo caldo per 2 ore. Impastare nuovamente e lasciare lievitare ancora un'ora. A questo punto stendere una sfoglia dello spessore di mezzo centimetro e ritagliare dei dischi di pasta del diametro di circa 10 cm, ovviamente dipende dal diametro della tigelliera. Lasciare lievitare ancora per mezz'ora. Far riscaldare intanto la tigelliera molto bene da entrambi i lati, ungerla quindi con un foglio di carta casa imbevuto di olio e mettere un dischetto in ogni vano della tigelliera, chiuderla e cuocere le crescentine per due minuti circa per lato, quando è cotta si dovranno vedere in superficie i tipici disegni a stella a sei punte, disegno della tradizione, leggermente bruniti.
Ale, mi sembra giusto chiarire, sai quante imprecisioni ci sono nel mondo della cucina...e non solo! Un ottimo intermezzo, direi!
RispondiEliminasei la seconda che fa le crescentine, voglio quello stampoooooooo
RispondiEliminaE' stupendo! Io ce l'ho da un po' e avevo pure pronto il post, ma non lo avevo ancora pubblicato!
Eliminane ho imparata un'altra e con doppia vergogna perchè sono emiliana doc, ho sempre pensato che tigelle e crescentine fossero due cose totalmente diverse e invece.....
RispondiEliminala tigella spalmata col lardo pestato alle verdure, da svenire!!
buoneeeeeeeeeeeeee !!!!
RispondiEliminaChe belle con lo stampo disegnato ^_^ Un bacione, buon we
RispondiEliminaCiao Ale, non ho mai mangiato le tigelle ed il ferro qui non l'ho proprio mai visto... sono molto curiosa.
RispondiEliminaGrazie ;)
Favolose!!!! Le adoro poi con gli affettati! devo trovare lo stampo!!!! Baci
RispondiEliminache bello quell'attrezzino, devono essere buonissime fatte in casa al momento!
RispondiEliminabuonissime le crescentine e bellissimo lo stampo... lo voglio anch'io!
RispondiEliminaadoro queste crescentine..da fare assolutamente!
RispondiEliminalo voglio pure io quell'attrezzoooooooo........e poi le crescentine che buoneeeeeeeeeeeee
RispondiEliminatu chiamale come vuoi......io dico buonissime!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBuonissime!La tigelliera me l'ha portata mio fratello tempo fa da Bologna, credo che è arrivato il momento di usarla!Proverò la tua ricetta!Ciao
RispondiEliminaoooh a me piacciono tanto...anche con la nutella!!!
RispondiEliminaBuone anche le tue crescentine!!! ^_^
RispondiEliminaBuon we.
ciao,
RispondiEliminaè una bellissima ricetta e queste sembrano ricamate!!
Cercheremo una tigelliera perchè è davvero da rifare.
Grazie e bravissima.
A presto le 4 apine
oooh che buoni! Si possano comprare facile questi pani a Emiglia? Spero di venire fra 6 mesi. Mio padre viene da Piacenza e voglio ritornare per fare una visita.
RispondiEliminamannaggia a te che mi hai fatto vedere questo stampo.... no, no, non posso.... se no mi tocca uscire di casa per lasciar spazio...
RispondiEliminaciao, buona serata!
Monica mi sa che se non mi dò una regolata anche io non passo più dalle porte!
Eliminama che spettacolo queste crescentine!!!
RispondiEliminami sono unita con piacere ai tuoi lettori e se ti va passa da me!
abbracci
ricetta eccezionale ,baci
RispondiEliminaAll'impasto aggiungo 1/2 cucchiaino di zucchero, le rende più croccanti. Una mia cugina le condisce con la salsiccia sbriciolata e saltata in una padella aderente e sopra una spolverata di grana grattugiato.
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